mercoledì 15 aprile 2009

...Strada...

Strada che corre, Strada d’asfalto,
che imprechi e che ammiri,
Strada fatica, Strada in salita...



...Strada di lacrime, di tamburo nel cuore,
Strada impaziente di notte e il tuo Sole,

...Strada di sesso, che s’apre le cosce,
Strada e il Dolore che più non sparisce,
Strada che ho preso, appoggiato al suo letto,
Strada bagnata, con lo sguardo contratto...

Strada che è Assenza, Strada e l’essenza
di azioni e reazioni,
Strada di pioggia, e colori di suoni

Strada che è Amico, che è una buona parola,
Strada che insegue una favola nuova...


Strada bambina di guance e sorrisi,
di favole amare e di storcer la bocca,


...Strada che in fondo respiri il cremisi...


"Preghiera di uno che si è perso, e dunque, a dirla tutta, preghiera per me.
Signore Buon Dio, abbiate pazienza, sono di nuovo io. Dunque, qui le cose vanno bene, chi più chi meno, ci si arrangia, in pratica, si trova poi sempre il modo di cavarsela, voi mi capite, insomma, il problema non è questo.
Il problema sarebbe un altro, se avete la pazienza di ascoltarmi.

Il problema è questa strada, bella strada questa che corre e scorre e soccorre, ma non corre diritta, come potrebbe e nemmeno storta come saprebbe, no. Curiosamente si disfa. Credetemi (per una volta voi credete a me) si disfa.
Dovendo riassumere, se ne va un po' di qua, un po' di là, presa da improvvisa libertà. Chissà.

Adesso, non per sminuire, ma dovrei spiegarvi questa cosa, che è cosa da uomini, e non è cosa da Dio, di quando la strada che si ha davanti si disfa, si perde, si sgrana, si eclissa, non so se avete presente, ma è facile che non abbiate presente, è una cosa da uomini, in generale, perdersi.
Non è roba da Voi.
(…)
La strada in questione è un'altra. E corre non fuori, ma dentro. Qui dentro. Non so se avete presente: la mia strada.
(…)
Una strada dentro ce l'hanno tutti, cosa che facilita, per lo più, l'incombenza di questo viaggio nostro, e solo raramente, ce lo complica. Adesso è uno dei momenti che lo complica. Volendo riassumere, è quella strada, quella dentro, che si disfa, si è disfatta, benedetta, non c'è più. Succede, credetemi, succede. E non è una cosa piacevole.
... So perfettamente qual è la domanda, è la risposta che mi manca. Corre questa carrozza, e io non so dove. Penso alla risposta, e nella mia mente diventa buio. Così questo buio io lo prendo e lo metto nelle vostre mani. E vi chiedo Signore Buon Dio di tenerlo con voi un'ora soltanto, tenervelo in mano quel tanto che basta per scioglierne il nero, per scioglierne il male che fa nella testa, quel buio nel cuore, quel nero, vorreste? Potreste anche solo chinarvi, guardarlo, sorriderne, aprirlo, rubargli una luce e lasciarlo cadere che tanto a trovarlo ci penso poi io, a vedere dov'è.
Una cosa da nulla per voi, così grande per me.

Mi ascoltate Signore Buon Dio?
Non è chiedervi tanto, è solo una preghiera, che è un modo di scrivere il profumo dell'attesa. Scrivete voi dove volete il sentiero che ho perduto. Basta un segno, qualcosa, un graffio leggero sul vetro di questi occhi che guardano senza vedere, io lo vedrò. Scrivete sul mondo una sola parola scritta per me, la leggerò. Sfiorate un istante di questo silenzio, lo sentirò. Non abbiate paura, io non ne ho. E scivoli via questa preghiera con la forza delle parole, oltre la gabbia del mondo, fino a chissà dove.

Amen."

A.Baricco - Oceano Mare

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