mercoledì 17 settembre 2008

...il Vino...



Allora si vada con ordine…



Bere un buon Vino, si diceva…

Sono nato nella terra del Nebbiolo,
là dove colline moreniche sono a due passi da cittadine avvolte nella nebbia,
e come scriveva Mario Soldati, "il vino è poesia della terra"


la nebbia, maledizione e fortuna di una terra…
"…altro il vino non è se non la luce del sole mescolata all'umido delle vite" sentenziava Galileo…

altra sensazione di vita intensa ma estremamente l e n t a
là, in quella terra dove il Nebbiolo perde, l e n t a m e n t e il suo nome per diventare uva Spanna,
l’Uva Spinea che Plinio nel I secolo definiva
quae sola alitur nebulis”, “la quale sola si nutre di nebbia”…
un vino per cui, già nel IV secolo, Trivulzio scrisse “bibe vivas multis annis”, “bevi vivrai molti anni”…

là, in quella terra dove nacque la prima cantina sociale italiana, in un lontanissimo 1891..

dove puoi sentire il corpo, il profumo, gli aromi e la storia


del Nebbiolo,

della Vespolina,

della Bonarda - l’Uva rara- …

e il ricordo, perenne, di quando, da bambino, si “cavava” il vino da una dama da cinquanta litri
per armare un intero, piccolo, esercito di bottiglie…

quella era Slow Life...

quella era un'intera frazione di esistenza vissuta intensamente,
che riusciva ad emozionarti,
che sapeva come conquistarti...

e che ritrovo ogni volta che, in mezzo alla mia gente...


...condivido l'attimo erotico di

bere un buon Vino...









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