martedì 16 settembre 2008

...interpretazioni...

essì, come in tutte le cose,
come in tutte le cose della Vita,


è questione di interpretazioni,
di sentirsi più in là o più in qua di una linea,
a volte sottile, a volte netta, demarcata, demarcante...
sono arrivato ad una mia lucida - pur sempre mia - interpretazione delle cose, delle cose della Vita...
credo non vi sia nulla di giusto o di sbagliato...


è....

molte cose sono e basta, senza chiedersi un perchè...
abbiamo un limite di confine con il prossimo,
dopo aver tentato invano di scavalcare noi stessi...

e vengo all'interpretazione...
a volte mi guardo in giro e trovo sia tutto maledettamente veloce...
e credo, anzi, ne sono sicuro, che dovrebbe invece essere tutto maledettamente lento...

bere un buon vino...
sdraiarsi con una donna...
accompagnarsi ad un amico...

vorrei riprendermi una vita...L E N T A.....slow life...

"C’è una motocicletta che se ne frega delle mode,
e dagli altri non ha copiato niente.
E’ in giro da cent’anni.
Ma non è cambiata cento volte.
Ha due cilindri e un carburatore e poche valvole e pochi pezzi per restare una motocicletta,
per durare nel tempo.


C’è un motore che vibra e che vive, che è vero, che non divide nulla con la tecnologia spaziale.

C’è ancora qualcuno che misura la leggenda in secoli e non in secondi,

c’è un sistema di essere felici a 30 all’ora,

c’è un modo di andare in motocicletta senza sfidare il mondo intero,

ci sono spazi che vale la pena ancora di vedere al rallentatore,
senza record casello-casello,

senza duecentosettanta all’ora,

senza spaccare una gomma in mille chilometri,
c’è una motocicletta che non batterà limiti di accelerazione, che ha sconfitto tutti gli attacchi.

Una motocicletta che può girare senza il nome sul serbatoio
e senza essere scambiata per qualcun altro.

Sono ancora in giro per il mondo e per l’Italia, quelle belle motociclette semplici, sane, robuste,
figlie del cuore
e non del computer.

Quelle motociclette alle quali voglio bene.”


Carlo Talamo




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